Disinfestazione

Disinfestazione insetti

DISINFESTAZIONE DI PARETI, PAVIMENTI E RIPIANI


Eliminare o almeno limitare la pericolosa e dannosa azione dei parassiti. Questo è il grande obiettivo che è alla base della disinfestazione. La ditta S.I.A.D.A.C. esegue interventi mirati per eliminare da tutte le superfici (pareti, strutture, pavimenti, ripiani ecc.) gli insetti striscianti di specie diverse, come le pulci che aggrediscono, ad esempio, depositi e solai.


nello specifico l'intervento di disinfestazione prevede l'abbattimento dei nidi degli insetti adulti, che possono trovarsi all'interno o all'esterno degli edifici infestati, al fine di risolvere il problema nell'immediato. Successivamente si esegue una pulizia approfondita per rimuovere detriti e rifiuti; quindi si procede con un trattamento residuale.

Disinfestazione insetti nei mesi estivi


Gli interventi di disinfestazione insetti possono riguardare anche gli  insetti volanti, come  mosche, zanzare, nidi di vespecalabroni . Tali trattamenti vanno eseguiti con maggiore frequenza soprattutto nei periodi più caldi.
Le zanzare, è bene ricordare, comprendono anche la specie della zanzara Tigre. Diffusasi di recente anche in Europa, è particolarmente resistente e caratterizzata da comportamenti leggermente diversi dalle comuni zanzare.

Deblattizzazione


Oggi si conoscono circa 3500 specie di blatte, 400 in italia, ma sono comunque pochissime quelle dannose per l'uomo. Le più note e diffuse sono lo scarafaggio comune Blatta orientalis e la Blattella germanica . Anche se sono considerate prevalentemente sotto l'aspetto igienico, va ricordato che le blatte sono vettori di numerosi organismi patogeni, in quanto passano da ambienti altamente inquinati agli ambienti quotidiani per gli esseri umani. Va da sé, quindi, che la lotta a questi insetti è indispensabile.

Ambienti di disinfestazione contro le blatte


Nell'ambito di aree condominiali o aree esterne aziendali la deblattizzazione avviene tramite l'utilizzo di spruzzatori a pompa e atomizzatori a spalla mediante l'irrorazione e la nebulizzazione a basso volume di prodotto insetticida abbattente e residuale sulle superfici da trattare. Nell'ambito casalingo, invece, e nel settore alimentare (aziende che producono, somministrano e vendono alimenti) vengono utilizzati prodotti all'avanguardia di facile applicazione che non richiedono né la preparazione dei locali, né la pulizia al termine dell'operazione.

BLATTELLA GERMANICA

Tra i nemici più agguerriti vi è certamente la Blattella Germanica, una specie onnivora la cui vita mediamente si aggira attorno alle 30 settimane. È molto prolifica: una femmina, infatti, nel suo completo ciclo vitale produce fino a 8 ooteche contenenti dalle 30 alle 40 uova che si schiudono in circa 20 giorni. In questo modo in poche decine di giorni una femmina è in grado di dar vita ad una colonia di migliaia di individui.


Gli ambienti più frequentati dalla Blattella germanica sono quelli utilizzati come cucine e/o come depositi di derrate alimentari. Sono perciò suscettibili di infestazioni da scarafaggi le abitazioni civili, i magazzini di derrate, gli esercizi di ristorazione (alberghi, ristoranti, bar, mense, ecc.), gli ospedali, le scuole, gli uffici, gli istituti di detenzione, etc. I rischi alla salute sono di notevole entità in quanto i blattodei sono possibili vettori di virus, batteri, protozoi, nematodi, cestodi, a loro volta responsabili di affezioni più o meno gravi.

La Blattella germanica è uno scarafaggio molto attivo, scattante e rapido nei movimenti ed è dotato di ventose che gli permettono di muoversi anche sui muri o sul soffitto. Inoltre r eagisce in modo pronto agli stimoli esterni anche a quelli acustici e, come la maggioranza delle blatte, non ama l'esposizione alla luce, per cui svolge le sue attività preferibilmente di notte, o comunque in ambienti scarsamente illuminati.

BLATTA ORIENTALIS

La Blatta orientalis, conosciuta anche come scarafaggio nero comune, è un insetto appartenente all'ordine dei Blattodea. È la più comune blatta che infesta le abitazioni; originaria della Russia, è ormai diffusa in tutto il mondo, fatta eccezione per le zone con clima eccessivamente rigido.

La colorazione è bruna tendente al nero. Questa specie presenta un dimorfismo sessuale: mentre il maschio ha ali normali, la femmina ha ali anteriori molto brevi, ali posteriori atrofiche ed entrambe non sono in grado di volare. La lunghezza è compresa tra i 25 e i 33 mm. È caratterizzata dalla forma appiattita e da lunghe antenne filiformi.

La Blatta orientalis è diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle zone a clima temperato in quanto predilige ambienti più freddi rispetto alle altre specie dell'ordine Blattodea. È diffusa soprattutto nelle zone antropizzate, dove molto spesso la sua presenza è legata a condizioni di scarsa igiene. La sopravvivenza è legata alla presenza abbondante di acqua più delle altre specie. Si sviluppa nelle abitazioni riscaldate, dove vi è abbondanza di nascondigli e cibo, o in luoghi non esposti a grandi sbalzi di temperatura.

Questa specie è relativamente letargica, predilige il movimento nelle ore notturne ed evita ambienti luminosi: la sua comparsa in orario diurno indica una grande infestazione. A causa della morfologia delle zampe non è in grado di arrampicarsi su pareti verticali e si muove strisciando. Rispetto alle altre specie è più lenta e meno prudente.

È molto vorace, praticamente onnivora.

Insetti Striscianti


In questa categoria si inseriscono le specie che colonizzano prevalentemente le superfici (pavimenti, pareti, ripiani, strutture) e includono anche specie non appartenenti agli insetti dal punto di vista entomologico: la classificazione è tuttavia funzionale alle modalità del trattamento, che sono simili per tutte queste specie.

  • Pulci si diffondono in scantinati, solai e depositi per il randagismo (pulce del gatto, o Ctenocephalides felis, e pulce del cane, o Ctenocephalides canis e per la presenza di ratti (pulce del ratto, o (Xenopsylla cheopis). Il trattamento si svolge con i metodi della "lotta di abbattimento" per eliminare il problema immediato costituito dagli insetti adulti, che deve essere accompagnata da un'accurata pulizia per rimuovere polvere, detriti e rifiuti nei quali vivono le uova e gli stadi giovanili, seguito da un trattamento residuale.
  • Formiche sono presenti nelle abitazioni ed edifici in diverse specie: "formica argentina" (Iridomyrmex humilis), "formica faraone" (Monomorium pharaonis), "formica nera" (Lasius niger), "formica rossa" (Pheidole pallidula), "formica rizzaculo" (Crematogaster scutellaris). Lo schema di lotta prevede l'individuazione e la distruzione dei nidi, per esempio con esche alimentari avvelenate che agiscono quando vengono trasportate dentro il formicaio: questo metodo diventa tuttavia poco efficace quando la disponibilità alimentare è elevata e la scelta dei cibi varia. I nidi possono trovarsi dentro gli edifici infestati, oppure all'esterno, anche in luoghi distanti dalla infestazione. Nel caso in cui i nidi non siano stati individuati è necessario l'uso della lotta residuale che serve per creare delle barriere provvisorie.
  • Acari (appartenenti alla classe degli Aracnidi): nelle abitazioni si trovano gli "acari della polvere" (Pyroglyphidae) e altre specie che si nutrono di muffe e spore di funghi (Glycyphagidae). La lotta agli acari è problematica e non standardizzabile: si può intervenire sia agendo sui fattori limitanti lo sviluppo (diminuendo l'umidità e la temperatura ambientale ed eliminando dai locali moquette, tendaggi, tappeti, peluches ed altro che posso trattenere polvere e costituiscono pertanto habitat per gli acari) o con trattamenti ambientali da valutare caso per caso.
  • Zecche (sottordine degli acari): la lotta può interessare grandi areali soprattutto ove viene praticata la pastorizia o vi siano problemi di randagismo canino nonché nelle aree urbane a grande infestazione di piccioni e si svolge mediante trattamenti residuali di irrorazione; pratica preventiva è inoltre l'asportazione delle feci degli animali infestati.

Insetti Volanti


  • Mosche: "lotta residuale" contro gli individui adulti, con interventi ripetuti a cadenza mensile, posizionando punti di avvelenamento, ovvero trappole a collante vischioso o ad attrattivo alimentare o a fenormone; solo in casi di infestazioni di particolare gravità o che portano particolari pericoli per la salute pubblica si usano anche tecniche di "lotta abbattente"; contro le larve si pratica ugualmente la "lotta residuale", facendo penetrare prodotti liquidi nell'area di riproduzione.
  • Zanzare: "lotta residuale" contro gli individui adulti che svernano sugli arbusti e nelle zone dove si sviluppano le larve, nella quale si ottengo risultati soddisfacenti se è possibile intervenire su  una percentuale significativa di focolai di riproduzione (la scelta dei prodotti deve tener conto del grado di inquinamento dell'acqua in cui si intende agire); "lotta abattanete" agli adulti pungenti  durante la stagione calda, con interventi mirati e circoscritti.

I trattamenti si devono ripetere con maggiore frequenza nei mesi caldi. Le zanzare comprendono anche la specie della cosiddetta zanzara tigre, originaria del sud-est asiatico e recentemente diffusasi in Europa, particolarmente resistente e con comportamenti leggermente diversi.

VESPIDAE LATREILLE

Vespe: eliminazione dei nidi che possono essere più o meno complessi e sempre costituiti di un materiale simile al cartone che viene creato impastando del legno con la saliva (da qui il soprannome di vespe cartonaie). Sono posti a seconda della specie su rami, rocce, nelle cavità dei tronchi oppure sottoterra o ancora in manufatti antropici come camini, sottotetti, l'interno delle travi di metallo, verande, serre, vetture abbandonate ecc. e sono divisi in cellette esagonali con apertura inferiore o laterale. Il numero di componenti di una società può andare da alcune decine a più di 100.000 individui come nel caso di certe specie tropicali.

VESPA CRABRO LINNAEUS

Calabroni: nei confronti dell'uomo di solito è tendenzialmente indifferente (a differenza della vespa comune, per esempio, che spinta da curiosità può ronzare intorno, aumentando le possibilità di reazioni umane scomposte e di puntura) e cerca di sottrarsi con rapida fuga o nascondimento ai tentativi di abbattimento tuttavia, mentre si può sostare con una certa tranquillità vicino a un albero da frutta in presenza di calabroni, e anche coglierne quei frutti sui quali i medesimi non si siano posati, questi insetti possono diventare molto aggressivi se messi alle strette o, come si è detto, in vicinanza del nido.Gli individui di genere femminile sono dotati di pungiglione, le cui punture (conseguenti a una reazione difensiva dell'animale) possono essere molto dolorose per gli esseri umani e per giunta liberano feromoni che informano dell'attacco in corso gli eventuali altri calabroni in zona,talvolta provocandone l'intervento in gruppo. Come nel caso delle altre vespe e delle api, il veleno inoculato ha effetti solo locali e transitori per la maggior parte delle persone, ma può provocare nei soggetti allergici reazioni anafilattiche anche mortali.

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